WénTáibǎotǎ - 文台寶塔 (Wentai Pagoda) & Xujiang Xiaowo Stone Inscriptions - 虛江嘯臥碣群 | Kinmen Rising Project

WénTáibǎotǎ - 文台寶塔 (Wentai Pagoda) & Xujiang Xiaowo Stone Inscriptions - 虛江嘯臥碣群

flickr-13086882663.jpgWénTáibǎotǎ - 文台寶塔 è una pagoda di granito costruita nel 1387, sotto il regno dell'imperatore Hóngwǔ - 洪武帝 (ovvero Zhu Yuanzhang - 朱元璋), il primo della dinastia Ming. Sorta nei pressi del quartier generale di una guarnigione di stanza nell'isola, essa si erge su di un'imponente roccia di granito, recante alcune iscrizioni. Ai suoi piedi si trova un parcheggio con una lastra che la descrive, sia in mandarino che in inglese. Da questo spiazzo, salendo poche scale si giunge alla base della costruzione. Essa praticamente si affaccia sul mare; infatti in antichità veniva utilizzata come punto di riferimento per le navi che intendevano approdare.

La pagoda è a base esagonale e costruita su cinque livelli. Ha una struttura piuttosto semplice, l'apice presenta una scultura e sul quarto livello, facciata esposta a nord est, si possono osservare alcuni rilievi.
Le calligrafie sulla base rocciosa sono opera dello scolaro Chen Hui, sotto la dinastia Ming, e dell'artista contemporaneo Chang Ta-chien.
flickr-13087073174.jpgUn breve sentiero dal parcheggio corre intorno alla pagoda, per poi ritornare allo spiazzo, e da esso è possibile osservare un tratto di costa.

Si tratta di una pagoda votiva per pregare le stelle, costruita secondo le regole geomantiche del fengshui. Come perecedentemente scritto, è molto antica, ed è l'unica di tre torri rimaste fra quelle erette sull'isola in quel periodo.

La sua storia ha origini lontane. Verso la fine del 1300, le coste del Fujian e le isole che vi si affacciano erano spesso visitate dai pirati giapponesi, considerati dei barbari. flickr-13064412043.jpgLe relazioni fra Cina e Giappone erano tese già allora. Già i Mongoli della precedente dinastia Yuan (元朝 yuáncháo) avevano tentato di invadere il Giappone nel 1274 e nel 1281, perdendo l'intera flotta navale. Memore di tale esperienza, l'imperatore Hóngwǔ - 洪武帝 evitò di muovere guerra alle popolazioni barbare (i Giapponesi), nonostante il Ryokai (sovrano) del Giappone rifiutasse continuamente di porre fine alle scorrerie delle proprie genti. Così egli mandò i propri generali ad ispezionare le zone più frequentemente visitate dai pirati.
Nel 1387. Zhou Dexing (Chou Te-hsin), marchese di Jiangxia (Chiang-hsia) fu inviato ad ispezionare quattro prefetture sulla costa della provincia del Fujian. Lo scopo era quello di analizzare la situazione ed eventualmente riposizionare le diverse guarnigioni, fortificando nel contempo quelle ritenute non adeguate, allo scopo di opporsi ai pirati giapponesi. Grazie ad un programma di arruolamento, egli fu in grado di racimolare ulteriori 15.000 soldati da dislocare a difesa delle coste, in 16 nuovi forti. Tra le aree di competenza del marchese vi era anche quella di 金門 - Kinmen - JīnMén - Quemoy; fu quindi lui, secondo la leggenda, a far edificare la pagoda nel corso della sua visita.


flickr-13086892193.jpgLungo il piccolo sentiero a cui ho accennato prima, si trovano dei massi con delle iscrizioni ed un piccolo padiglione in pietra. Tali iscrizioni sono conosciute col nome di Xujiang Xiaowo Stone Inscriptions - 虛江嘯臥碣群, qualcosa di traducibile all'incirca con "Xujiang grida e si sdraia", che è dovuta alla più celebre fra le iscrizioni lì scolpite. La storia di quelle iscrizioni risale alla dinastia Ming, ed è successiva lla cotruzione della pagoda. All'epoca dell'imperatore Jiajing 嘉靖 (1521 - 1567), Yú Dàyóu - 俞大猷 venne nominato comandante di battaglione ed assegnato alla guarnigione di Kinmen. Un giorno egli si recò a visitare la montagna di Nanpan - 南磐, ove sorge la pagoda, e venne ispirato a recitare una poesia; scolpì quindi le parole Xujiang Xiaowo - 虛江嘯臥 su di un grosso masso. Fra parentesi, Xujiang altro non era che il nome d'arte dello stesso Yú Dàyóu - 俞大猷. Quando il suo vice comandante Yáng Hóngjǔ - 楊弘舉 gli succedette al comando, scolpì a sua volta la parola Dizhu(?) cioè pilastro, su di un'altra roccia. Fece inoltre costruire accanto un tíng - 亭, un padiglione in pietra, con l'iscrizione Hòulè - 後樂 (qualcosa del tipo "Alla felicità a venire!"). Esso è chiamato Xujiang Xiaowo Pavilion; fu purtroppo colpito dai proiettili di cannone nel 1949, ma successivavente ricostruito.

flickr-13086889583.jpgAccanto alle succitate iscrizioni, ne esistono altre su quegli stessi massi. Nel 1728 Lǚ Ruìlín - 呂瑞麟, comandante della guarnigione vi scrisse la parola Rú huà - 如畫 (=pittoresco) a sinistra della scritta di Yáng Hóngjǔ. Nel 1704 Zhujie - 朱杰 di Yanshan - 燕山 scolpì più in alto di quelle di Yáng Hóngjǔ le parole Dàguān - 大觀 (grande vista, panorama), mentre a destra fu scritto Guān hǎi - 觀海 (vista del mare), ad indicare lo stato mentale di chi da una grande altezza contempla l'immensità del mare. Vi sono inoltre due poesie, la prima di Dīng Yīzhōng - 丁一中 e Xu Nanfeng che la scrissero durante una loro visita nel 1572, e la seconda del 1563, di Yáng Hóngjǔ, una cronaca del Xujiang Xiaowo Pavilion. Ancora oggi quelle iscrizioni sono ben visibili, anche grazie all'opera di manutenzione, ed è possibile ammirarne la calligrafia, come si può vedere nell'immagine.


WénTáibǎotǎ - 文台寶塔 si trova in JīnchéngZhèn -金城鎮, poco distante dalla fabbrica di liquori Kinmen Kaoliang Liquor Inc. Le coordinate GPS sono Nord 24.398569, Est 118.306119.


Nota: di Zhujie - 朱杰 di Yanshan - 燕山, Xu Nanfeng, Dīng Yīzhōng - 丁一中 non sono riuscito a reperire alcuna informazione, ignoro chi fossero o cosa facessero
Fonti: http://view.boch.gov.tw/NationalHistorical/ItemsPage_en.aspx?id=79

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