Il piccolo tempio di Wǔxiǎn - 五顯 si trova ai margini del villaggio di Oūcuò - 歐厝. Di esso è già stato accennato nell'articolo sulla diaspora di Kinmen. Il villaggio in questione infatti, diede i natali a Ōuyáng Zhōngyuǎn, capostipite della famiglia omonima e membro della diaspora fra i più celebri. Il tempietto ospita alcune divinità venerate a Kinmen e presso le comunità di espatriati. Come sappiamo dal succitato articolo, i templi fungevano da luoghi d'aggregazione per gli abitanti dell'arcipelago che avevano cervato fortuna altrove.Wǔxiǎn miào - 五顯廟 ne rappresenta un esempio, ospitando al suo interno Jinwangye, Suwangye, Erfuwangye, Wansuiye, e Guangzezunwang; si tratta di divinità del pantheon taoista, per le quali pare non esistano comunque delle celebrazioni fisse. La costruzione originale fu demolita nel 1949 dalle truppe del Kuomintang, che ne utilizzarono il materiale da costruzione per i propri scopi. All'interno, una stele ricorda la sua ricostruzione, avvenuta nel 1993. Nel 2018 era nuovamente in ristrutturazione. La sua locazione, fuori dal villaggio, al termine di una stradina senza nome che sembra dirigersi nel nulla, non ne facilita la localizzazione. Pur essendo molto piccolo, esso riveste comunque una grande importanza per gli abitanti del villaggio, come testimoniano le offerte e gli incensi depositati all'interno. Soprattutto per i membri della diaspora e per i loro discendenti, con particolare riferimento ovviamente al villaggio di Oūcuò - 歐厝, esso rappresenta un fondamentale legame con le proprie radici, tant'è che quando questi fanno ritorno nell'isola, non mancano di visitare il luogo di culto e ringraziare le sue divinità.
Più che l'edificio in sé ciò che riveste una certa importanza è piuttosto ciò che esso rappresenta per la comunità degli espatriati. Forse meriterebbe un maggiore riconoscimento, al di là delle donazioni degli espatriati per mantenerlo. Fa una certa impressione non trovare alcuna indicazione all'interno del villaggio. Ancor più infastidisce il doversi difendere da molesti ed aggressivi cani randagi che vi vedono come degli intrusi nel loro territorio, che comprende il luogo di culto ove essi pasteggiano ed esplicano i propri bisogni fisiologici.