La pagoda di Máoshān - 茅山塔 | Kinmen Rising Project

La pagoda di Máoshān - 茅山塔

flickr-40103532782.jpgLa pagoda di Máoshān - 茅山塔 si trova nella contea di Jīnchéng -金城鎮, poco distante dal villaggio di Shuǐtóu village - 水頭村. flickr-40136437401.jpgLa collina su cui è situata è chiamata anche Jinguishan (montagna della tartaruga d'oro) a causa della forma di due grossi massi presenti sulla costa sottostante. flickr-39386757674.jpgLa pagoda è infatti situata su di una collina rocciosa a picco sul mare, e si raggiunge attraverso uno stretto e tortuoso sentiero percorribile solo a piedi. flickr-39386743414.jpgIn alternativa si può scegliere un'altra via, Xihailu, indicata dal segnale di parcheggio, che vi accede dal lato nord.
Purtroppo la pagoda non è originale, bensì si tratta di una ricostruzione del 2004, basata sui resti e sui racconti storici. flickr-40065264822.jpgLa pagoda originale risaleva alla dinastia Ming, fatta costruire nel 1387 da Zhou Dexing (Chou Te-hsin), marchese di Jiangxia (Chiang-hsia), come quella chiamata WénTáibǎotǎ - 文台寶塔, con cui condivideva la funzione, cioè di orientare i vascelli in transito e di proteggere dai pirati fungendo da centro di comando della zona. flickr-40065252652.jpgflickr-39199248135.jpgNel 1961 essa fu però abbattuta dalle stesse truppe del Kuomintang, secondo alcuni perché essa rappresentava un eccellente punto di riferimento per le cannonate nemiche che miravano al vicino porto o alle fortezze in zona, ma secondo la stele in loco perché vi dovevano costruire un bunker o qualcosa di simile. Purtroppo in quegli anni non si andava tanto per il sottile. flickr-39199254775.jpgflickr-40103531522.jpgA testimonianza di ciò, all'inizio del sentiero, accanto ad un moderno bassorilievo raffigurante la zona, si trova una costruzione in cememento armato con delle trincee; dalla forma ed ampiezza dell'interno si intuisce che fosse destinata ad ospitare un grande pezzo d'artiglieria, probabilmente in grado di colpire la costa di Xiàmén - 廈門. Attualmente al suo interno si trova una grande elica appesa al soffitto, di cui ignoro però origine e scopo.
flickr-26223839868.jpgLa pagoda è ben visibile dalla zona del porto; giunti in prossimità della stessa, una scultura indica la deviazione per raggiungerla. Ai sui piedi, come detto, la postazione d'artiglieria che si affaccia su di una lingua di terra interrotta dal granito che affonda nel mare. flickr-39386769514.jpgflickr-39386760844.jpgOgni tanto vi fa capolino la guardia costiera, per controllare l'eventuale presenza di loschi figuri come i contrabbandieri. flickr-39424510814.jpgflickr-26223865318.jpgAttraverso una porta in pietra, sagomata come la siluette di una pagoda, si sale lungo il sentiero. Lungo il percorso, la natura fa sfoggio di sè. Alberi, arbusti e cespugli, fiori colorati, e tante libellule, a decine. Più si sale, più il sole picchia forte, meglio quindi dotarsi di un cappello o di un ombrello, e di un po' d'acqua: non si scala il Monte Bianco, ma il clima e la mancanza d'ombra e di allenamento potrebbero cogliervi di sorpresa. flickr-39386753944.jpgflickr-40065273852.jpgPer gli arditi che riusciranno a raggiungere la cima a 64m slm, la ricompensa sarà congrua. L'imponente pagoda esagonale di sette piani si erge maestosa su di una roccia. In cima un parafulmine, installato dopo che il 18 maggio 2008 essa fu centrata da un fulmine che la danneggiò. flickr-40098550431.jpgflickr-40065240902.jpgAlla base si trovano delle iscrizioni su roccia, e dietro su di una stele, ambedue in mandarino. Volgendo lo sguardo verso l'entroterra, si vede chiaramente il porto di Shuǐtóu - 水頭, mentre alla sua destra la distesa di alberi ed edifici viene in lontananza interrotta dalla visione del monte Tàiwǔ - 太武山. Dal lato opposto, la spiaggia sottostante con i suoi scogli di granito offrono uno spettacolo emozionante, al limite della commozione. Col cielo limpido si possono osservare Jīnmén Minore - 小金門 e Xiàmén - 廈門. flickr-39199234185.jpgLa sensazione di grande tranquillità e pace nei giorni di bel tempo si contrappone alla sensazione di solitudine e desolazione che si può sperimentare nei giorni freddi e ventosi. Mentre le navi solcano le acque antistanti e gli ultimi arei della giornata decollano, il tramonto cala lentamente sulla pagoda, con un velo di tristezza.

L'accesso alla torre è sempre aperto, ma la visita è sconsigliata col buio, perché il sentiero non è illuminato ed è facile inciampare.

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