Padre Bernard M. Druetto - 羅寶田 | Kinmen Rising Project

Padre Bernard M. Druetto - 羅寶田

Bernard M. Druetto - 羅寶田

"Chi era costui?" verrebbe da dire citando il Don Abbondio dei Promessi Sposi. Sicuramente non altrettanto conosciuto quanto Zhèng Chénggōngon - 鄭成功, Bernard M. Druetto è un personaggio appartenente alla storia recente dell'arcipelago di 金門 - Kinmen - JīnMén - Quemoy. flickr-32265517364.jpgSconosciuto ai più, io stesso ne sono venuto a conoscenza quasi per caso alcuni anni fa. In lingua mandarina è chiamato 羅寶田, e di lui esistono poche testimonianze in lingua inglese. I dati riguardanti la sua biografia sono un po' controversi, le diverse fonti da me consultate riportano date talvolta non coerenti, forse anche a causa di errori di traduzioni da una possibile primaria fonte in mandarino. Era un frate francescano (Ordo Fratrum Minorum), nato il 28 marzo 1909 a Marsiglia, in Francia, da genitori di origine italiana: Druetto Giovanni Battista e Franzino Maria-Giovanna (anche in questo caso, secondo qualcuno la madre era francese e non italiana). La famiglia si trasferì a Torino quando egli aveva otto anni. Secondo Wikipedia, la madre morì quando ne aveva soltanto sette, mentre il fratello gemello appena venti giorni dopo la nascita. Aveva inoltre una sorella maggiore. All'età di 11 anni entrò in un collegio dei Francescani. Nel 1924, a 15 anni, prese il diploma e quindi si iscrisse all'ateneo Collegium S. Antonii Patavini in Urbe, a Roma, dove divenne frate francescano studiando per sette anni teologia e medicina, materia quest'ultima che si rivelò fondamentale per la sua opera.
Bernard M. Druetto Source: http://www.ofm.org.hk/500-ofmTW/520-friars/friars-bio/ABCDE/druetto/520-friarDRUETTO.htmNel 1931, a soli 23 anni, venne inviato in Cina come missionario. Inizialmente a Shanghai, poi a Changsha, nello Hunan. Dal 3 maggio 1932 si stabilì nella città di Héngyáng - 衡陽. In quei luoghi egli predicò il Vangelo convertendo circa 4000 persone ed aiutò la popolazione locale grazie alle proprie conoscenze mediche. Riuscì inoltre a costruire un ospedale, aperto a militari e civili, completamente gratuito, a Liúyáng 瀏陽 (Changsha). Lì venne ricoverato anche il generale 胡琏 - Hú Liǎn uno degli ufficiali dell'esercito nazionalista di maggior spicco, proveniente dalla famosa accademia militare di Whampoa, che comandò le truppe di difesa di Kinmen dal 1949 al 1958.
Padre Druetto rimase in Cina sino al 1949, gestendo 14 chiese. Durante il conflitto Sino-giapponese fu imprigionato per tre giorni, e liberato soltanto perché era un medico. Tuttavia egli fuggì, rifugiandosi fra le montagne, ove continuò ad aiutare la popolazione cinese.
Chicago Tribune 17-01-1972Dopo 18 anni, tornò in Europa per raccogliere attrezzature mediche e, secondo una fonte, per visitare la madre (che quindi non doveva essere morta quando lui era ancora bambino; personalmente ritengo questa fonte più attendibile). Subito dopo tornò a Liúyáng 瀏陽 per continuare la propria opera. Tuttavia l'opera di epurazione delle truppe di Mao non tardò molto colpire. Secondo il frate, su di una popolazione di un milione di abitanti nella zona, uno su sette venne massacrato. I soldati vengono da lui dipinti come bestie assetate di sangue che uccidevano nei modi più crudeli, senza motivo; riferisce anche di aver visto alcuni di essi divorare il cuore delle proprie vittime. Tra mille difficoltà cercò di aiutare la popolazione il più possibile, anche a rischio della propria incolumità, rifiutando di abbandonarli al loro destino. La missione e l'ospedale, con i suoi 500 posti letto, vennero confiscati. Il 17 marzo 1951 venne arrestato dal Partito Comunista Cinese, ed imprigionato per otto mesi. I suoi aguzzini tentarono in ogni modo di fargli confessare di essere una spia, in modo da poterlo condannare a morte, ma non ci riuscirono. Nonostante la grazia del generale Lín Biāo - 林彪 (anch'egli proveniente dall'accademia di Whampoa, ma che scelse di stare col Partito Comunista), le persecuzioni e torture nei suoi confronti non cessarono. Il Partito Comunista locale istituì quindi un processo pubblico, come era di moda a quei tempi, con lo scopo di spingere la popolazione contro di lui e di avere così una scusa per liberarsene per sempre. Gli aguzzini rimasero però con un palmo di naso quando dalla folla si levarono grida in favore del frate, chiedendone la liberazione. Anche a rischio di rappresaglie, gli abitanti non si erano scordati di tutto il bene ricevuto ed offrirono addirittura 12 di loro in cambio del rilascio. 20.000 fra gli abitanti di Liúyáng 瀏陽 inviarono all'Ufficio di Pubblica Sicurezza una petizione firmata per ottenere la liberazione di padre Druetto. Il 27 ottobre le autorità firmarono un'ordine di espulsione, ed il 31 ottobre, accompagnato da diversi soldati, Bernard Druetto venne espulso attraverso la dogana di Luóhú 羅湖 nel Guangdong. Con fierezza disse ai propri guardiani "Potete espellere me, ma non il mio cuore: un giorno ritornerò". "Ritorna e verrai ucciso in 5 minuti", gli rispose il comandante delle guardie. Con la morte nel cuore egli dovette lasciare i propri paesani per sempre; il senso di rimorso per quelli di loro che furono giustiziati al suo posto non lo abbandonò mai: in un'intervista disse di migliaia di uomini passati per le armi, visti con i suoi occhi dalla prigione. Venne ricoverato presso un ospedale ad Hong Kong, dove rimase in cura per due mesi a causa delle feroci torture subite. Durante la prigionia, venendo nutrito poco e di rado, aveva perso più di 45 Kg., arrivando a pesarne soltanto 30. Una ciotola d'acqua al giorno sia per bere che per lavarsi. Perse i denti, si ammalò di dissenteria, beriberi, e tumore allo stomaco.

flickr-32983919211.jpgRimessosi, nel 1952 Bernard Druetto andò in Viet Nam, dove lavorò con le comunità cinesi lì presenti. Una volta ancora rischiò la vita mentre era a Saigon, andando ad incrociare il fuoco di una mitragliatrice: in quel momento i Francesi combattevano contro i Viet Minh.
Nel 1953 andò a Taiwan, nel marzo 1954 a Taoyuan, in qualità di assistente del vescovo, probabilmente. Nello stesso anno egli apprese che a Kinmen non esistevano chiese o missioni. Durante la prima crisi dello Stretto di Taiwan, il 24 dicembre sbarcò nell'arcipelago, portando con sé donazioni ed equipaggiamento. Era arrivato Babbo Natale, carico di doni per gli abitanti. Da allora in molti lo chiamarono in quel modo. Mai nomignolo fu più azzeccato. Il 21 gennaio 1955 fu appuntato consigliere spirituale delle truppe americane stanziate nell'arcipelago. Poiché la popolazione soffriva pesantemente di malnutrizione, disabilità e malattie varie, il frate iniziò una serie di viaggi verso gli Stati Uniti, con lo scopo di raccogliere equipaggiamento e medicinali. Nel Natale del 1956 pose la prima pietra della nuova chiesa. Nell'agosto del 1958 scoppiò la seconda crisi dello Stretto di Taiwan. In quel momento si trovava nelle isole Liúqiú 琉球 (Ryūkyū), in Giappone, per raccogliere medicinali. Il 24 del mese apprese la notizia, ed il giorno dopo ritornò a Taipei. Nonostante avessero cercato di dissuaderlo, il 26 agosto giunse presso le isole Pescadores, o Pénghú 澎湖群島, con l'intenzione di salire su di una nave da guerra diretta a Kinmen. A causa dell'intenso fuoco di sbarramento dell'artiglieria di Xiamen però, i due vascelli che dovevano raggiungere Kinmen Maggiore 大金門 rimasero bloccati. Così il primo giorno di settembre, durante la notte, egli raggiunse l'isola a nuoto, approdando alla baia antistante l'aeroporto, portando con sé dei medicinali. Un'impresa pazzesca, considerato che l'uomo non era un militare addestrato, e che presumibilmente dovette affrontare forti correnti. Non contento si recò immediatamente a prestare soccorso ai feriti e seppellire i morti. rischiando la propria vita, e rimanendo anche ferito. Anche la chiesa venne colpita, quindici volte.
flickr-33325461673.jpgIl 24 dicembre 1959, gli vene conferita la Medal of the Brilliant Light (光華獎章), un’onorificenza militare conferita per prestazioni eccezionali oppure per aver mostrato particolari competenze tecniche. Nel 1962 completò una struttura ospedaliera (仁慈之家) atta ad ospitare malati gravi e bambini affetti da ritardo mentale. Purtroppo però le infermiere irlandesi che vi prestavano servizio se ne andarono, ed a causa della mancanza di personale e materiale, oltre che di denaro, il rifugio fu costretto a chiudere. Il frate continuò perciò a prestare la propria opera a favore degli abitanti spostandosi continuamente ove necessario.
flickr-33069181456.jpgIl 4 dicembre 1964 la sua missione vene colpita da 51 bombe; fortunatamente nessuno rimase ucciso. Il 9 dicembre, negli Stati Uniti, partecipò ad una conferenza raccontando al mondo le atrocità della guerra civile cinese e la situazione di Kinmen.
Nel 1972, il presidente statunitense Richard Nixon si recò in Cina per promuovere il riavvicinamento fra le due nazioni. In quello stesso anno, a gennaio, il Chicago Tribune pubblicò un articolo con un'intervista a padre Druetto; da poco si era rotto un'anca cadendo da cavallo, ma continuava a costruire, a piantare alberi, ad assistere i bisognosi, a curare i propri animali: cani, polli, oche e conigli. Nell'articolo il frate descrive il proprio amore per i Cinesi e la sua ferrea volontà di ritornare, conscio però che la sua vita sarebbe terminata a Kinmen. Non risparmia critiche al regime comunista, in particolare a Lín Biāo - 林彪,  nel raccontare brevemente le proprie dolorose vicende e la situazione dell'arcipelago.
flickr-32954507152.jpgNel luglio 1983, mentre lavorava in chiesa, cadde da una scala, non riuscendo più ad alzarsi. Gridò forte per il dolore, chiese aiuto, ma nessuno lo udì. Secondo quanto da egli raccontato, pregò la Vergine Maria, ed il dolore cessò; quindi si addormentò. All'indomani venne ritrovato dagli abitanti, ed i medici locali, vista la gravità dell'infortunio, lo inviarono all'ospedale delle forze armate a Taipei. Lì venne curato e ricevette molte visite, anche da parte di sconosciuti, che lo rallegrarono e rincuorarono profondamente.
Nel 1984 completò da solo una croce di cemento alta sei o sette metri ed una statua della Vergine Maria.
Il 4 luglio 1987, in seguito al bombardamento della chiesa, dovette ricorrere a cure mediche. L'edificio venne distrutto, ed egli perse molto materiale, fra fotografie e documenti. Creò un progetto per la ricostruzione, acquistò del materiale, ma purtroppo non riuscì nell'impresa.
Bernard M. Druetto con il Papa Giovanni Paolo II. Source: http://www.ofm.org.hk/500-ofmTW/520-friars/520-friarDRUETTO/duretto-necro.htmNel 1992 ritornò in Europa per far visita ai parenti. Fu in quell'occasione che incontrò il Santo Padre, Giovanni Paolo II, ricevendone gli elogi.
Nel 1993 si ruppe nuovamente la gamba destra; le condizioni fisiche peggiorarono a causa di diversi problemi all'apparato digerente, dal tumore allo stomaco alle ulcere. Ciononostante continuò la propria opera di assistenza agli abitanti dell'arcipelago.
Bernard M. Druetto. Source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4f/Bernard_Druetto.jpg License: GPLNella notte nebbiosa del 29 gennaio 1994, mentre rientrava a casa dopo una visita ad un paziente, in sella alla sua motocicletta centrò un'automobile parcheggiata sul bordo della strada, perdendo la vita. Le sue spoglie riposano in un cimitero cristiano, ovviamente a Kinmen.
Il 30 maggio 1994 ricevette postuma l'onoreficenza della Republic of China, 褒揚令, concessa a chi diede un grande contributo alla nazione. Qualcosa di simile al commendatore italiano.
Padre Druetto ha vissuto una vita intensa, piena di inimmaginabile sofferenza. Un'esistenza dedicata al prossimo, senza badare a sé stesso. Viveva privo ogni comfort, nella povertà. Dormiva su di un tavolo, su di una sedia o anche sul pavimento, nutrendosi una volta al giorno, quando andava bene. Faceva tutto da solo, dalle faccende domestiche ai lavori edili, dalle visite mediche all'assistenza spirituale, senza alcun aiuto. Oggi la sua opera spirituale viene proseguita dal parroco locale e da alcune suore, ma frate Druetto non potrà mai essere sostituito da nessuno.

flickr-33110950645.jpgflickr-33069140246.jpgLa sua chiesa vicino al lago Táihú - 太湖 rimase incompiuta. Un rudere ben presto infestato dalla vegetazione. Nel 2008 fu demolita, lasciando soltanto la statua della Madonna sotto alla croce eretta su di un piedistallo, ma nel 2010 iniziarono i lavori di ricostruzione dell'edificio e dell'annesso parco in memoria del frate. Nel 2016 rimaneva ancora molto da fare, la nuova chiesa sembrava piuttosto una cattedrale nel deserto, benché parte della vegetazione infestante fosse stata estirpata, parte degli edifici originali apparivano ancora abbandonati al loro destino. flickr-32265494124.jpgflickr-32954474152.jpgPiù di una persona ha commentato negativamente il fatto che la nuova chiesa e l'edificio originale differiscano alquanto; benché ad un primo sguardo si possano riscontrare i comuni elementi architettonici, pare che la ricostruzione sia stata effettuata in maniera piuttosto approssimativa, che la facciata non rispetti le originali proporzioni fra i diversi elementi, ricordando piuttosto altre costruzioni simili. flickr-32983945631.jpgPur esistendo diverse fotografie delle costruzioni originali, si è proceduto diversamente. Che si sia trattato di approssimazione degli architetti in fase di progettazione non lo possiamo escludere, anzi personalmente lo ritengo probabile; forse chi di dovere non si è posto il problema di dover riprodurre nel modo più accurato possibile un ambiente con un certo valore storico, e chi ha conferito l'incarico evidentemente non si è posto il problema di inserire dei vincoli. Si è deciso di realizzare qualcosa, e ciò andava completato il prima possibile, senza pensare al come. Storie ricorrenti, metodologie di lavoro che a noi possono suscitare delle perplessità ma piuttosto comuni nel modo d'agire dai due lati dello Stretto di Taiwan. Ammesso e non concesso che le mie supposizioni siano corrette. Secondo gli stessi critici, si tratta comunque di una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha dedicato la propria vita agli abitanti di quelle lande remote.
Un destino triste come quello di alcuni senza tetto che ancora trovano rifugio tra i ruderi, coricati sul nudo pavimento, ricoperti da cartoni, oppure in giacigli di fortuna. Sparito padre Druetto, è evidentemente sparita anche quella forma di carità e misericordia su cui i reietti dell'arcipelago potevano contare. flickr-32265553504.jpgNon sono in grado di dire se si tratti di una mancanza di assistenza da parte degli organi locali, o se si tratti di una scelta di vita, o cos'altro. Avendo però riscontrato situazioni analoghe anche a Taiwan e constatata la totale indifferenza da parte delle persone comuni verso tali reietti della società (retaggio della cultura cinese ed altro, il discorso sarebbe troppo lungo), difficilmente potrei propendere verso la tesi della scelta di vita. Fa comunque male vedere che l'opera immateriale di padre Druetto non sia riuscita a cambiare l'atteggiamento verso gli individui meno fortunati, almeno da parte delle istituzioni.
 



Fonti:
http://www.ofm.org.hk/500-ofmTW/520-friars/520-friarDRUETTO/duretto-nec…
http://www.ofm.org.hk/500-ofmTW/520-friars/friars-bio/ABCDE/druetto/520…
http://papilio0204.pixnet.net/blog/post/8297190-愛與和平-金門山外羅寶田神父紀念園區
https://zh.wikipedia.org/wiki/%E7%BE%85%E5%AF%B6%E7%94%B0
http://taiwantoday.tw/news.php?unit=12,29,33,45&post=22667

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