Zona di Mǎshān - 馬山區 | Kinmen Rising Project

Zona di Mǎshān - 馬山區

flickr-7705414354.jpgE' la zona più settentrionale del parco. Si estende dal promontorio di Mǎshān 馬山, seguendo la costa verso est, all'incirca sino a Tian Pu Safety Inspection Office. L'entroterra è costituito da basse colline, mentre l'area costale altrna piccoli promontori rocciosi a spiagge anche piuttosto estese.
Mǎshān - 馬山 è il punto più vicino alla Cina che dista circa 2100 metri. In assenza di foschia, è possibile osservare le sagome di grattacieli ed altre costruzioni al di là dello stretto. Con l'ausilio di binocoli si possono vedere anche cartelloni, strade e persino automobili ed ombrelloni sulla spiaggia. E' la grande città di Xiamen, da cui oggi partono traghetti e navi alla volta di Jīnmén- 金門, con a bordo turisti e merci.

flickr-7705415210.jpgFino a pochi decenni fa, l'atmosfera che qui si respirava era però completamente diversa. A causa della sua vicinanza con la Cina, Mǎshān - 馬山 era divenuto un fondamentale punto d'osservazione, e di propaganda. Mashan Observation Post and Broadcast Station - 馬山撥音站 era una postazione militare fortificata, parzialmente in uso anche al giorno d'oggi, e costituisce la parte più interessante di Mǎshān - 馬山區, assolutamente da visitare. Dalla postazione si tenevano sotto sorveglianza i movimenti delle truppe opposte, e grazie ad un potente sistema di 48 altoparlanti, messaggi di propaganda venivano inviati verso la Cina. E' in gran parte visitabile: da un piccolo parcheggio si accede al posto di sentinella, non più utilizzato. La stradina si biforca: a destra un soldato armato fino ai denti vi sbarra la strada, mentre a sinistra si prosegue fino all'entrata del tunnel che conduce ad un posto d'osservazione dotato di 3 potenti cannocchiali, da cui guardare le coste della Cina. Lungo il percorso si trovano postazioni per contrastare il nemico in caso di penetrazione all'interno, stanze con feritoie. Dal bunker si possono osservare alcuni isolotti e scogli. In parte essi sono abitati da militari che li presidiano all'interno di piccole postazioni fortificate. Una di esse si trova molto vicino all'osservatorio, ed è collegato ad esso tramite una teleferica, il cui cavo è ancora presente, che serviva probabilmente a trasportare merci senza pericolo per gli uomini. Proprio lì si possono oseervare sugli scogli intorno, i fori lasciati dai proiettili di cannone sparati dalla Cina. Guardando all'isolotto fortificato, si nota sulla destra una bellissima insenatura che fungeva da rada. Purtroppo l'accesso è inibito, non so se per la possibile presenza di ordigni inesplosi od altro; si nota comunque il passaggio di qualcuno sulla spiaggia...
flickr-7522891774.jpgTutt'intorno si vedono postazioni di sentinella, casematte, bunker. Tuttavia l'atmosfera che si respira qui è diversa da quella degli altri luoghi ove la guerra civile è passata lasciando pesanti traccie. I soldati che ancora si scorgono, alcuni dei quali affacendati in lavori domestici, a stendere la biancheria su qualche sperduto scoglio, le lunghe strisce di sabbia silenziosa, ricoperte da una sottile ghiaia fatta di sedimenti marini misti a mattoni sbriciolati, la vegetazione che lentamente tenta di riappropriarsi del cemento armato abbandonato dall'uomo, i cartelli che avvertono del pericolo di possibili ordigni inesplosi al di fuori del percorso sicuro... E' un luogo sopeso fra passato e presente, tra l'importanza della lezione che la storia ha lasciato, e la voglia di vivere una vita normale, con la speranza in un futuro di pace per tutti. La solennità di questo luogo, come dei musei di guerra e delle varie testimonianze, deve farci riflettere su di un passato che sembra lontano, ma che tanto lontano ancora non è, e l'attiva presenza del personale militare serva a rimembrarci quanto difficile sia conquistare e mantenere la pace fra i popoli.

flickr-7520755146.jpgUn'occhiata la merita anche la costa ad est della stazione d'osservazione di Mǎshān - 馬山撥音站, con le sue affascinati scogliere. Rimanete seduti qualche minuto vicino al mare, lasciate che lo sguardo si perda nell'acqua e lasciatevi ipnotizzare dallo sciabordio delle onde. Rilassatevi e poi partite per il prossimo punto d'interesse. Non potete infatti perdervi un antico villaggio tradizionale chiamato generalmente Kinmen Folk Culture Village (in the mountain) 山后民俗文化村 - Shānhòumínsúcūn, presso la township di Jīnshā - 金沙. È circondato da Yánshā Road (ci passa l'autobus), sormontato da due colline, WǔHǔshān (ZaiZiShan) - 五虎山 da una parte, Shīshān - 獅山 dall'altra (quest'ultima da non confondere con 三獅山, che è da un'altra parte). Inoltre è affacciato praticamente sul mare. Le abitazioni sono in stile fujianese, molto ben tenute per la maggior parte. Fu costruito nel 1900, durante la dinastia Qing, e copre una superficie di circa 4059 chilometri quadrati. Fu costruito dall'uomo d'affari Wángguó Zhēn - 王國禎(珍?) e da suo figlio, che dopo aver fatto fortuna in Giappone, rientrarono sull'isola e pensarono di realizzare un nuovo villaggio per il proprio clan familiare, intorno ad una abitazione appartenente ad un dottore. Diciassette nuove abitazioni furono costruite nell'arco di 25 anni, progettate pare, da un famoso architetto proveniente dalla Cina Popolare. Lo stesso materiale da costruzione proveniva da alcune province cinesi.
Tutto fu curato nei minimi dettagli, dalla posizione in rispetto della geomanzia, agli stucchi, alle decorazioni. Gli agenti atmosferici danneggiarono gli edifici nel corso degli anni, ma il governo locale ne ha ripristinato l'antico splendore nel 1979. All'interno del villaggio, a cui si accede da un magnificente arco, trovate anche un museo, pavillon, aree espositive ed altro. Munitevi di macchina fotografica e non perdetevi nemmeno i piùpiccoli dettagli dei tetti a coda di rondine, dei vicoli, degli stucchi ornamentali. Certo, per chi come noi Italiani vive circondato da storia millenaria, costruzioni del secolo scorso potrebbero apparire come ben poca cosa, ma vi assicuro che anche solo una visita al villaggio vale un viaggio a Jīnmén - 金門.

flickr-7800679262.jpgVicino al villaggio si trova la Postazione d'artiglieria Shīshān - 獅山砲陣地. Si tratta di un luogo turisticamente ben organizzato. Relativamente moderno, fu costruito alla fine degli anni '60, e presenta un tunnel in cemento armato lungo 508 metri, altro mediamente 4,6m e largo 3,6. Costò 20 milioni di dollari, ed era destinato ad ospitare una batteria costiera, i cui pezzi principali erano quattro obici da 240mm. Uno di questi, ancora presente, è oggetto, in particolari orari, di una dimostrazione di caricamento operata da alcuni studenti del luogo, che si prestano volentieri ai flash dei compiaciuti visitatori. All'esterno sono in mostra alcuni pezzi più leggeri, nonché un campionario di proiettili, alcuni dei quali ingegnosamente riutilizzati. Il tunnel è molto ampio, alcuni tratti sono chiusi al pubblico, ma in alcune stanze è possibile visualizzare materiale bellico, tra cui proiettili e pezzi d'artiglieria, fotografie, ed anche alcuni filmati in un'apposita sala. In una capsula è inoltre possibile sperimetnare l'ebbrezza di ritrovarsi sotto ad un bombardamento, grazie ad un potentissimo impianto sonoro che riproduce i rumori della battaglia ed una pavimentazione mobile sincronizzata al sonoro. I bambini è meglio tenerli fuori. A tal proposito, se ne avete, teneteli ben stretti, per loro è facile perdersi. Se vi serve, all'esterno ci sono i bagni.

Tombe di alcuni importanti personaggi, iscrizioni su roccia e le immancabili statue del dio Leone del Vento, completano il quadro. Al di fuori del parco, ma comunque all'interno della township di Jīnshā - 金沙 si trovano poi altri luoghi interessanti, ma di cò si parlerà in un'altra sezione del sito. Voglio solo ricordare che da Yánshā Road si può raggiungere un tratto di spiaggia balneabile, prendendo il ramo verso nord, e che la parte meridionale di Mǎshān - 馬山區 presenta una natura rigogliosa, ideale per passeggiate ed escursioni.

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