Il Museo delle mine - 地雷博物館, il Forte degli Impavidi - 勇士堡 e la Fortezza degli Uomini d'Acciaio - 鐵漢堡 | Kinmen Rising Project

Il Museo delle mine - 地雷博物館, il Forte degli Impavidi - 勇士堡 e la Fortezza degli Uomini d'Acciaio - 鐵漢堡

Come già spiegato nell'articolo relativo alla zona di Lièyǔ - 烈嶼區, le due fortezze chiamate 勇士堡 (Forte degli Impavidi)e 鐵漢堡 (Fortezza degli Uomini d'Acciaio) si trovano all'interno del Parco Nazionale e sono collegate tra di esse mediante dei tunnel. flickr-14631697350.jpgIl principale è stato attrezzato per ospitare un museo dedicato alle mine da guerra, una tipologia di ordigno che negli anni ha acquisito una fama sinistra soprattutto a causa delle mine anti - uomo, che hanno compiuto stragi di civili, di bambini in particolare, dall'Asia all'Africa e che sono state messe al bando decenni fa. flickr-14631848007.jpgA causa della sua travagliata storia nel dopoguerra, l'arcipelago di 金門 - Kinmen - JīnMén - Quemoy fu letteralmente inondato da questi ordigni tra il 1950 ed il 1960. Parliamo di circa 126,000, di cui 7,455 furono piantati nel solo ottobre 1949, all'indomani della  Battaglia di Gǔníngtóu (古寧頭之役). flickr-14807114894.jpgSeppelliti sotto la sabbia delle spiagge, collegati agli ostacoli anti sbarco, la loro funzione era quella di impedire l'invasione dal parte delle truppe della Cina Popolare. Campi minati furono allestiti comunque anche all'interno, soprattutto in zone strategiche lungo percorsi che potevano possibilmente essere utilizzati dagli invasori. flickr-14795407356.jpgPurtroppo nel corso degli anni non sono mancate le vittime tra la popolazione locale. Ancora oggi qua e là si possono trovare le sinistre insegne che avvertono di non oltrepassare il limite a causa del pericolo di incorrere in qualche mina. Ad aprile 2014 si parlava di 95,800 ordigni rimossi, ma fonti più o meno ufficiali riferivano del completamento delle operazioni, fatto salvo qualche ordigno disperso. Come si vede le cifre non corrispondono molto, ma forse certe cifre si riferiscono ad aree particolari, oppure effettivamente diverse migliaia di dispositivi esplosivi sono andati dispersi. Ad ogni modo, spiagge ed aree pubbliche sarebbero oggi totalmente sicure, ma evitate di proseguire se incontrate cartelli che avvisino della possibile presenza di mine!
flickr-14795403396.jpgIl processo venne pianificato negli anni '90 iniziò nel 1998, secondo quanto riferì in un'intervista al Taipei Times il portavoce del Ministro della Difesa, Il Maggiore Generale David Lo (羅紹和), per poi completarsi nel 2013. Ovviamente non si può essere sicuri al 100% che tutte le mine siano state rimosse, pertanto circa 24 uomini dell'ormai dismessa sezione locale della Divisione Sminatori dell'Esercito, rimangono comunque in loco. Quel gruppo fu costituito solo nel 2007, e di esso facevano parte solamente volontari, ma l'attività di bonifica, come detto, incominciò prima.


Le mine sono dunque parte integrante del retaggio militare dell'arcipelago e dei suoi abitanti, che con esse hanno dovuto convivere per decenni. Per tale motivo è stata ideata un'esposizione permanente, localizzata appunto in un tunnel che congiunge le due fortezze.
 

Il Forte degli Impavidi 勇士堡 Fort of the Braves, aka Yongshi Fort, aka Warrior Fort

flickr-14622830139.jpgSi trova alle coordinate GPS: E118.25191, N24.44717, presso il villaggio Línbiān 林邊. Il suo codice è L-048 ed interessa una superficie di 14.978 metri quadrati, mentre la lunghezza complessiva dei tunnel è di 350 metri. flickr-14622948827.jpgUno spiazzo con alcuni mezzi militari introduce ad un passaggio, la cui insegna arcuata recita appunto 勇士堡. flickr-14786480156.jpgUna piantina ci spiega la struttura dell'edificio, a pianta suppergiù triangolare, costituita da un livello superiore, dotato di posti di guardia con tanto di finti soldati in plastica, contraerea e pezzi d'artiglieria leggera, come il noto mortaio M114 da 155mm. Interessante il fatto che dall'apice sia possibile intravedere anche ad occhio nudo l'Isola dei Leoni - 獅嶼 nota anche come Isola del Topo - 鼠嶼, a causa della sua forma. flickr-14786474286.jpgPoco più che uno scoglio, essa è ricoperta da fortificazioni ed è tuttora occupata da un manipolo di soldati che ci vive notte e giorno. Al di là di essa, nella stessa direzione, è possibile intravedere i grattacieli di Xiāmén - 厦門, ma in questo caso occorre un binocolo e soprattutto assenza di foschia.
Tornando al forte, sempre al livello superiore troviamo il dormitorio ed un edificio dotato di una hall dove si proiettano filmati (in cinese mandarino, senza sottotitoli, almeno quando l'ho visitato io nel settembre 2013) con annessa toilette pubblica. Di solito ci dovreste anche trovare del personale che lì lavora, qualora voleste richiedere informazioni; notate che alla data della mia visita, l'impiegata che si trovava lì non parlava inglese, al di là forse di qualche parola. Il livello sottostante presenta invece cinque entrate, 8 nidi fortificati di mitragliatrici, quattro depositi di munizioni, il poligono, e la rimessa fortificata per i carri armati. Questa porzione non pare essere aperta al pubblico.
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Un corridoio lastricato protetto da mura di cemento armato conduce dall'ingresso sino alla terrazza, dove è possibile osservare la costa ed ammirare alcuni pezzi d'artiglieria e la loro mimetizzazione. Sin dall'ingresso notiamo un po' ovunque la presenza di gusci di mine anticarro M6A2, incavati nel pavimento e nelle pareti, a guisa di decorazione, preludio a ciò che attende il visitatore all'interno del museo. La vegetazione lussureggiante permette un perfetto camuffamento alla struttura, ed offre anche un po' di sollievo dalla canicola nelle giornate estive. Sentieri e passaggi si inoltrano nella boscaglia per portare ad entrate secondarie e postazioni.

Museo delle mine - 地雷博物館

flickr-14838227783.jpgUn lungo tunnel ramificato ci conduce verso la Fortezza degli Uomini d'Acciaio - 鐵漢堡. All'interno di esso è allestita l'esposizione permanente sulle mine. flickr-14816036334.jpgUn occhio di riguardo viene ovviamente dato alla situazione di Kinmen. Una mappa indica la dislocazione degli ordigni; da essa si comprende quanto lungo e periglioso sia il lavoro di sminamento, considerato anche che le mine talvolta si spostano a causa dei movimenti del terreno, dell'erosione dovuta ai diversi agenti atmosferici ed alle maree.flickr-14828260392.jpg A tale scopo viene anche introdotto il lavoro dei militari specializzati in questo tipo di operazione, con documentazione relativa ai diversi tipi di ordigni, alle attrezzature ed equipaggiamento personale, ai sistemi di protezione ed alle tecniche. lo sforzo qui prodotto per la bonifica è stato molto apprezzato dalla comunità internazionale. Nel tunnel è presente un'ampia galleria di esemplari di mine di varia produzione, da quelle anti carro a quelle anti uomo. Ogni modello è corredato di un'etichetta che rimanda alla propria tipologia ed alla sigla di riconoscimento. flickr-14795403396.jpgSu di una parete sono presenti insegne e cartelli in varie lingue che avvertono della presenza di mine. Ulteriori illustrazioni presentano la situazione nelle diverse nazioni del mondo ove esistono ancora campi minati. Il visitatore può consultare la documentazione affissa e le didascalie ogni momento lungo il percorso, talvolta però esse sono solamente in mandarino. Lungo il tunnel è presente anche un tratto di campo minato (finto ovviamente): mettendo il piede su uno dei finti ordigni, viene emesso un suono. Ovviamente si tratta di un diversivo per i più piccoli, ma nulla vi impedisce di provare...
Ritengo che le immagini esposte siano appropriate per qualunque età; tuttavia vi avviso che vi sono fotografie di persone mutilate, pertanto, se ritenete che queste possano disturbare i vostri bambini, coprite loro gli occhi o non portateli.

Fortezza degli Uomini d'Acciaio - 鐵漢堡

flickr-14641923320.jpgProseguendo la visita all'esposizione permanente sulle mine, ci si ritrova nella Fortezza degli Uomini d'Acciaio - 鐵漢堡 (talvolta tradotta anche come Warrior Fortress), dove vengono presentati gli ultimi ambienti relativi al tema.
Una breve digressione: sfortunatamente in mandarino, 鐵漢堡 si presta ad un gioco di parole un po' macabro. Infatti in questo caso vanno letti insieme i primi due ideogrammi, a formare il termine "uomini d'acciaio", mentre il terzo significa fortezza. Siccome però in mandarino non esiste un sistema per determinare, in una serie di ideogrammi, quando finisce un termine e ne inizia un altro, se non la propria conoscenza dei medesimi, 鐵漢堡 potrebbe anche essere letto come ferro (o metallo), derivato dal primo ideogramma, ed hamburger (o anche Amburgo, la città nel nord della Germania), ottenuto dagli ultimi due. Effettivamente la parola 漢堡, hamburger, è certamente d'uso più comune rispetto a 鐵漢 (uomini d'acciaio), da qui nasce l'equivoco linguistico, in cui anche chi parla bene il mandarino potrebbe cadere.
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flickr-14825538641.jpgAnche questo forte, il cui codice è L-049, è suddiviso in due livelli. Quello superiore deputato alla contraerea ed all'artiglieria; ancora oggi si possono osservare le postazioni dedicate a cannoni e mitragliatrici a difesa della costa sottostante. Pure in questo caso, la vegetazione ricopre la struttura, permettendone il camuffamento. flickr-14826266544.jpgLe robuste mura di cemento armato accolgono il visitatore all'entrata (o uscita, se provenite dal tunnel di collegamento con l'altro forte), ove stazionano un carro M42 Duster ed un cannone Bofors 40 mm (forse versione M1) per la contraerea, in grado di sparare 120 colpi al minuto, per una portata massima di 7.160 metri. flickr-14641922020.jpgSempre sul livello superiore, ci sarebbero delle foto panoramiche che indicano i territori visibili oltre lo stretto di Taiwan, i nomi degli isolotti, la città di Xiāmén - 厦門, ecc. flickr-14848472383.jpgPurtroppo quando ci sono passato erano praticamente distrutte. E' presente anche in questo caso un edificio con ampia sala per ospitare i visitatori. Il livello sottostante presenta invece due dormitori, il poligono, due depositi di munizioni, uno di vettovaglie, cinque nidi di mitragliatrici dislocati principalmente parallelamente alla linea della costa. Anche in questo forte alcune casematte sono state dotate di un pezzo d'artiglieria in disuso e talvolta vi sono statue di soldati impiegati nel loro utilizzo. La superficie complessiva della struttura è di 4500 metri quadrati, mentre la lunghezza complessiva dei tunnel è di 115 metri. La sua costruzione risale al 1971.

Altre fotografie relative alle due fortezze ed al museo si trovano nella galleria di Lièyǔ 烈嶼

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