Il ponte di Kinmen JīnMén Quemoy - 金門的跨海大橋 | Kinmen Rising Project

Il ponte di Kinmen JīnMén Quemoy - 金門的跨海大橋

Come tutte le realtà in via di sviluppo, anche Kinmen ha da qualche anno dato il via alla costruzione di infrastrutture. flickr-12055198914.jpg Tra i progetti più interessanti (ed utili) vi è il ponte che collegherà le due isole maggiori. Il progetto prevede un costo di 250 milioni di dollari US e dovrebbe essere completato nel 2016. Salvo complicazioni, perché c'è chi ha sollevato obiezioni a tale costruzione, che sarà lunga 5,4 Km e larga 15 metri. Il problema dell'impatto ambientale è sentito (giustamente) anche qui, di conseguenza l'infrastruttura, già avviata ad inizio dello scorso anno, è stata sospesa e poi ripresa dopo verifiche e dibattiti. Fondamentalmente la gran parte della popolazione sembra volere fortemente il ponte, non solo per questioni logistiche e di praticità, ma perché romperebbe definitivamente il secolare isolamento di Lièyǔ 烈嶼 dall'isola maggiore. I cantieri sono aperti su ambedue le isole.flickr-12055205904.jpgflickr-12054617515.jpg
A Kinmen Maggiore 大金門 si trova presso Húxià 湖下, mentre a Kinmen Minore a Hòutóu 后頭. Ad ottobre 2013, si intravedevano i primi piloni spuntare dal mare, come si vede dalle fotografie.
flickr-12056033593.jpgflickr-12055740015.jpgIl progetto non è privo di difficoltà anche tecniche, non per niente se ne parla da 20 anni; esso prevede l'utilizzo di 5 torri di sostentamento, distanti 280 metri l'una dall'altra, un'impresa tecnica tutt'altro che trascurabile. Bisogna poi considerare il fattore meteo: dal forte vento che spesso imperversa in questa zona, sino ai possibili tifoni che possono transitarvi, dalla normale erosione delle marea alle potenti onde di burrasca. Inoltre esso deve consentire il passaggio in sicurezza delle navi in transito.
flickr-12056026943.jpgNon sappiamo ancora si si potrà annoverare fra le bellezze architettoniche dell'arcipelago o addirittura di tutta Taiwan, ma da quanto si può notare nelle grandi città della nazione, i Taiwanesi sanno come far apparire belli anche orrendi blocchi di cemento che uniscono due sponde di un fiume. Personalmente scommetto sul fatto che il ponte in questione diverrà una nuova attrattiva.

La questione del ponte fra le due isole ha, come detto, una storia lunga. Parte delle motivazioni addotte dai detrattori riguardavano, come detto l'impatto ambientale, parte in vece vertevano su considerazioni strategico militari che oggi hanno invero poco senso. Sia come sia, il progetto consentirà agli abitanti di passare da una sponda all'altra in modo agevole e senza i limiti temporali che il traghetto impone. In tal modo si agevoleranno i pendolari, i militari, ma sarà anche favorito il traffico commerciale e quello turistico. Già, perché a dire la verità, durante i miei soggiorni mi sono reso conto di un fatto: Lièyǔ 烈嶼 è la sorella minore di Kinmen (Maggiore) 大金門 in tutti i sensi. E' più piccola, vi risiedono meno abitanti, meno abitazioni, un solo distributore di carburante, e si supporrebbe, meno cose interessanti da vedere. Ma su quest'ultimo punto ho molto da obiettare. Il problema è che i turisti che vanno a Kinmen 金門, si fermano solitamente pochi giorni (2 o 3), e convinti che a Lièyǔ 烈嶼 non ci sia nulla di interessante da vedere, a parte forse il Museo di Storia Militare di Hújǐngtóu - 湖井頭戰史館 o il tunnel Jiǔgōng (o Sìwéi / Sihwei) Kēngdào 九宮(四維)坑道; la snobbano bellamente. Il risultato è ovviamente uno sviluppo inferiore di Kinmen Minore, meno turisti, meno soldi, tanto che quando compare un occidentale come il sottoscritto, gli abitanti lo scrutano meravigliati come se avessero visto un alieno. Appare quindi abbastanza comprensibile la voglia di costruire un cordone ombelicale fra le due isole maggiori, soprattutto per la sponda più svantaggiata. Sperando poi che i turisti approffittino del ponte per visitare le bellezze dell'isola, magari con un sano giro in bicicletta, dato che si potrà transitare liberamente sul ponte grazie ad un'apposita pista ciclabile.
flickr-12055095103.jpgflickr-12055088573.jpgVa comunque detto che qualche scettico rimane. Secondo alcuni, Lièyǔ 烈嶼 è diversa da Kinmen Maggiore 大金門, possiede una sua identità, e così i suoi abitanti. Una certa diffidenza, tendenza ad evitare di mescolarsi, uniformarsi col resto del mondo rimane. Si tratta di un sentimento atavico, simile a quello dei vecchi montanari che vedono con sfavore l'urbanizzazione delle valli, o dei pescatori che vedono invasa la costa da orde di turisti. Questo è il progresso. Tuttavia personalmente non ritengo che la mera costruzione del ponte potrebbe snaturare l'identità di Lièyǔ 烈嶼, e spero che una volta terminato, anche gli scettici si convinceranno della bontà del progetto. Anche dal punto di vista ambientale non dovrebbe influire più di tanto. Ricordiamo che Lièyǔ 烈嶼 è inclusa in un progetto denominato Leiyu Zero Carbon Island Flagship Project che dovrebbe consentirle di abbattere in maniera definitiva l'emissione di ossidi di carbonio, un progetto pilota che dovrebbe poi vedere coinvolta l'intera contea di Kinmen (Development Plan of Kinmen Low-carbon Island), anche se per questa il target è meno ambizioso. Personalmente perciò mi aspetto una serie di misure che da un lato incentivino l'utilizzo di mezzi di trasporto a bassa emissione o totalmente privi (biciclette, auto elettriche), dall'altro che consentano di pareggiare le inevitabili emissioni dovute ai motori a scoppio comunque presenti (incremento della vegetazione, impianti ad energia rinnovabile). Un ottimo passo avanti è costituito dall'introduzione di ciclomotori elettrici, che possono anche essere noleggiati all'arrivo, come anche le biciclette.

Purtroppo i lavori proseguono a rilento. Tanto da essere al momento bloccati. lo scorso 29 giugno è stato infatti interrotto il contratto per la costruzione del ponte, e l'amministrazione, non contenta dei ritardi prodotti dalla compagnia incaricata dei lavori, ha deciso di indire un nuovo bando. Quest'ultimo sarà supportato finanziariamente dal governo centrale, come ha assicurato il Premier Lin Chuan (林全), ed il vincitore dovrebbe essere rivelato entro il 31 agosto. Qualora tutto dovesse procedere come previsto, i lavori riprenderanno ad inizio ottobre 2016, e saranno completati entro il 30 marzo 2020.

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